Il quadro si aggira intorno ai 50 x 70, ed è rigorosamente in tela di Canapa. L'ho ricevuta da Riccardo e, dopo averla disegnata, ho partecipato con questa, a un'asta di beneficienza organizzata dal Rotary della zona. Sopra la canapa ho steso un fondo di mia inventio che una volta asciutto è duro e leggermente abrasivo. Tanto basta per essere disegnato con uno stilo che ha una punta in argento. Prima di scoprire la grafite si usava anche questo sistema. Il segno purtroppo è un grigio scuretto, non diventa nero nemmeno a piangere in greco antico. Col tempo però l'argento, depositato in uno strato sottile, scurisce sempre di più e ciò è dovuto alla presenza dello zolfo in dispersione nell'aria che unendosi chimicamente all'argento forma una sostanza scura dal nome impronunciabile. Da me almeno.
Mia figlia suona anche l'arpa e fu un po' giocoforza che il titolo del quadro diventasse "Hanna". Ma non è un ritratto, non esiste alcuna somiglianza. L'opera credo si trovi attualmente dalle parti di Savignano sul Rubicone, anche se non ho mai saputo esattamente dove, ma potrei sbagliarmi.