A sinistra in alto c'è Il dio Apollo, il Sole, alla guida del carro di fuoco. Appena sotto, Mercurio il messaggero, proseguendo si vede Venere e poi la madre Terra sul trono. In alto il bellicoso Marte che guarda Venere con interesse e sotto, Saturno, per i greci Kronos uno dei Titani figlio di Urano e di Gaia la Terra con i suoi simboli: il serpente e il falcetto. La mitologia è un guazzabuglio complicatissimo. Ci sono poi Giove con l'aquila, Nettuno o Poseidone col tridente, in basso Urano che feconda la Terra con la pioggia e infine in alto a destra Plutone il dio della ricchezza. Dieci pianeti.
Questa foto è stata fatta quando ancora il pannello era in via di creazione. Composto da sei quintali di argilla, misurava circa due metri e mezzo alla sua base e un metro e quaranta in altezza. La pazzia più grossa a cui mi sia dedicato. Fu tagliato poi in una dozzina di pezzi, maiolicati e colorati e montati infine su un robusto supporto di legno.
Ora fa buona mostra di sé sul muro esterno di una bella casa a Case Missiroli. Lo si intravede anche dalla strada a sapere dov'è, e dico così perché un grande portico ligneo lo ripara sì ma lo tiene anche un po' in ombra. Ogni volta che mi arrampico in bici dalle parti di Longiano o di Montiano lo vedo e ci salutiamo in silenzio.