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Quando sono arrivati, con buona pace mia e di mia moglie, due bimbi in contemporanea, sono iniziati problemi e giochi nuovi. Mi sono rifatto a questi ultimi per costruire un insieme felice e dinamico, molto mosso. Un moto perpetuo e inesausto. Spero almeno che così sembri.
In argilla semirefrattaria ha una superficie meno levigata delle altre, determinata dalla maggiore granulosità della pasta. Ha dimensioni simili alla Donna seduta ma un peso maggiore determinato dalla maggiore complicanza della forma.

Un giorno, dopo anni che non ci si vedeva, venne a trovarmi un amico ex compagno di scuola dell'istituto d'Arte di Faenza, Mario Pini. Lo ricordavo dotato di spirito e simpatia. Vedendo le mie cose disse : - Tu fai cose enormi, no, io mi perderei. Ho fatto anch'io ceramica ma poi ho smesso. I miei pezzi erano più piccoli di questi e tendevo a farli sempre più piccoli. A un certo punto erano così piccoli, ma così piccoli... che ho dovuto smettere!-. Una persona speciale.

Questo pezzo fa parte della collezione d'Arte della ormai ex Banca di Cesena, quella con l'elefante malatestiano.