La ricerca di nuovi materiali mi ha portato a costruire una chitarra in acciaio. Lo spessore dell'inox è in parte 0,6 e in parte 0,9. Non ci son saldature, le parti sono tenute assieme attraverso un tot di rivetti in alluminio limati poi a dovere, fino a sembrare un unico cordolo. Ci sono chitarre con la cassa in metallo e il manico in legno e perfino viceversa ma non ho mai visto una chitarra completa in metallo. La prima che ho visto è stata questa qui. Pesa un chilo in più delle sue compagne di legno ed è fredda. Ma è anche brillante, forte, affidabile. Il truss rod c'è ma fa un lavoro minimo, il manico anche con corde 011 rimane dritto permettendo anche una action molto bassa se uno lo volesse. Ci sono due microfoni magnetici e il ponticello in ottone, autocostruito anch'esso, è regolabile. Amplificata ha un bel suono rotondo e brillante, poco o nulla ricorda della sua essenza metallica. La parte della meccanica che viene presa con le mani per accordare, è una sfera in alluminio, e va benissimo. Sempre in alluminio sono la paletta, la tastiera e il supporto tra cassa e ponte. Insomma un fulmine di guerra.
È fatta per durare, per travalicare il tempo e per combattere l'entropia dilagante che avvolge il mondo.